La Chiesa San Matteo Apostolo

- La Chiesa San Matteo Apostolo

La facciata, liberata di una costruzione addossata che includeva anche “L’Atrio Santo”, è stata oggetto di restauro da parte della sovrintendenza nel 1922 che l’ha dotata della odierna sovrastruttura in mattoni.

La divisione tra le navate è caratterizzata da una doppia fila di singolari colonne a cimasa bassa sormontate da archi gotici a sesto acuto.

Fino al 1922 la navata centrale era provvista di volte a vela, una per ogni arco, e nell'ultima, posta sull'altare, vi erano nove affreschi di altrettanti santi. Alla fine del sec. XIX la Chiesa è stata allungata di circa 10 metri arretrando il transetto ed il presbiterio sfruttando lo spazio probabilmente occupato da tre absidi corrispondente alle tre navate.

La prima cappella del sec. XV, oggi dedicata all'addolorata, presenta una volta quadripartita da bellissimi costoloni in pietra. La stessa ospita un affresco del maestro Amedeo Trivisonno (1904 - 1996) raffigurante l’ultima cena.

La seconda cappella, di periodo incerto, oggi dedicata alla Madonna delle Grazie, ospitò la prima congregazione della nostra parrocchia: la “Compagnia del Santo Rosario” (1574). La terza cappella, più alta e più ampia delle altre due, fu realizzata alla fine del 1800 per lo più ad iniziativa di famiglie facoltose che esprimevano la loro devozione o anche per la redenzione dell’anima, accollandosi l’onere dell’occorrente per l’altare e delle messe celebrate (cappelle laicali).

Fino al 1800, la Chiesa, svolse anche la funzione di cimitero per i fedeli di Rocca, funzione confermata dagli scavi eseguiti nel 1977 per dotarla dell’impianto di riscaldamento.

L’odierno restauro ha recuperato lo stile romanico iniziale specialmente nella forma dei finestroni, travisato nel corso dei secoli da continui rimaneggiamenti. Interessante il ripristino della faccia a vista di pietre e mattoni, nascosti fino a qualche anno fa da un sostanzioso strato di intonaco, che permette una chiara lettura dei cambiamenti apportati alla struttura durante il corso dei secoli.

Sin dal 1825 è tutelata da vincolo conservativo.

Eventi ecclesiastici:

1200: Si menziona per la prima volta la Parrocchia di S. Matteo Apostolo, posta nella Rocca di San Giovanni in Venere. Nello stesso documento la si nomina Madre e la si pone a capo di tutte le chiese del circondario. Si rapporterà solo ed unicamente all’Abbazia di San Giovanni in Venere (Diocesi Nullius). La nomina dell’Arciprete era di pertinenza dell’Abate di S. Giovanni in Venere o direttamente della Santa Sede.

1516: Papa Leone X concede indulgenza di cento giorni a chi visiterà la Chiesa di S. Matteo della Rocca, nella festa di detto Santo, nel giorno di Pasqua di resurrezione, nella Natività, nell’Annunziata della SS.Vergine.

1558: Breve Apostolico di Papa Paolo IV per la concessione dell’Arcipretura di S. Matteo a D. Sebastiano De Bernardis.

1571: Breve Apostolico di Papa Pio V per la concessione dell’Arcipretura di S. Matteo della Rocca a D. Alessandro De Monti da Lanciano.

1574: Erezione della Compagnia del SS. Rosario nella Chiesa di S. Matteo della Rocca.

1585: Concessione di Papa Sisto V dell’Abbazia di S. Giovanni in Venere ai PP. Della Congregazione dell’Oratorio di Roma (Filippini).

1594: Erezione dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento nella Chiesa di S. Matteo della Rocca.

1609: Pubblicazione di Indulgenza per quelli che insegnano la Dottrina Cristiana nella Chiesa di S. Matteo.

1610: Istituzione del Beneficio di S. Nicola (della Fam. Caravaggio) nella Chiesa di S. Matteo della Rocca per volontà di Padre Rosato Caravaggio, Procuratore dell’Abbazia di S. Giovanni in Venere.

1624: Annessione alla Diocesi di Chieti. I Filippini mantengono il “Jus patronato” solo per la nomina dell’Arciprete; diritto che manterranno fino al 1870.

 

Altri monumenti: Palazzo Civico "Giustino Croce" - Torre Civica - Arco dei Filippini - Mura medievali